Si inserisce di diritto nell’olimpo dei vini italiani, grazie al marchio DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), il quale testimonia l’indiscussa qualità e il grande valore di questo vino.
Viene prodotto esclusivamente nella Valpolicella, un territorio situato a nord della provincia di Verona, tra il Lago di Garda e la provincia di Vicenza. Tra queste verdi e selvagge colline si coltivano dei vitigni autoctoni, quali la Corvina, il Corvinone e la Rondinella, cioè le stesse uve che vengono utilizzate per le altre produzioni di vini della Valpolicella.
Infatti questo nobile vino ha lo stesso procedimento produttivo dell’Amarone, a differenza sta nella parte finale della lavorazione, dove la fermentazione degli zuccheri che si trasformano in alcol viene interrotta, ottenendo cosi il vino dolce che tutti conosciamo.
Nelle etichette più storiche troviamo ancora la dicitura “Recioto Amarone della Valpolicella”. Il passaggio fondamentale per la realizzazione di questo vino sta dopo la vendemmia, quando le uve migliori vengono posizionate nei fruttai per circa 100/120 giorni dove, in questi locali ventilati tra le colline e lontano dalle nebbie, si manifesta l’essicamento del grappolo e il conseguente aumento del contenuto zuccherino e degli estratti.
Ecco allora il termine Recioto, dal dialetto “recia”, che significa orecchio, infatti questo nome sta ad indicate i grappoletti laterali che coronano il grappolo principale e che in passato era considerato come la parte migliore e quindi l’unica che poteva ambire all’appassimento. L’abbinamento gastronomico di questo nobile vino è sicuramente il dolce, ogni tipologia di dolce lo accompagna benissimo, oppure assieme a un pezzo di cioccolato fondente.
