Il Monte Pasubio è un massiccio calcareo che si trova tra i confini della provincia di Vicenza e quella di Trento, costituito da un complesso che unisce le Piccole Dolomiti con l’Altopiano di Folgaria, e viene ricordato soprattutto per gli aspri combattimenti che sono avvenuti durante la Prima Guerra Mondiale.
Il Monte Pasubio
Si contraddistingue per i suoi pendii a picco e scoscesi di carattere tipico dolomitico, da dove emergono guglie e pinnacoli, soprattutto nel versante meridionale, che è tutto circondato da gole profonde.
Nella parte più alta il Pasubio è costituito da un ampio altopiano di circa duemila metri di altitudine, in cui si alternano ripidi crinali ed ampie conche ricoperte d’erba, anche utilizzate per i pascoli. Il territorio è ancora abbastanza selvaggio, le valli laterali impervie offrono molteplici percorsi e sentieri per addentrarsi nel massiccio montuoso.
Nella sua sommità principale, che si estende in direzione nord-sud, dal Cogolo Alto alla massima altezza del Pasubio, da cui spicca su tutti la Cima Palon di 2.239 metri, situato alla testa di Val Canale, proseguendo poi verso il Dente Italiano di 2.220 metri, che rappresentava la prima linea italiana durante la Grande Guerra e il Dente Austriaco di 2.203 metri, che costituiva la linea austroungarica, e infine il Monte Roite di 2.144 metri.
Tutta questa area racchiusa tra la Cima Pilon e i due Denti fu dichiara nel 1922 zona sacra, in quanto fu teatro di sanguinose battaglie. Il Monte Pasubio conserva ancora oggi purtroppo le cicatrici inferte da quei cruenti combattimenti, che durarono dal giugno del 1916 al novembre del 1918.
L’intero territorio è ricoperto da strutture di un secolo fa, come trincee, camminamenti, gallerie e ricoveri, in un paesaggio martoriato dai crateri delle bombe e delle granate. Oggi, la rete di percorsi che attraversa il massiccio montuoso in ogni direzione, segue i sentieri militari in uso durante la guerra, attraverso vie suggestive ed emozionanti, sfruttando anche gli antichi percorsi dei pastori del luogo.
Da non perdere, inoltre, è l’Ossario del Pasubio, un monumento dedicato ai caduti della prima guerra mondiale che si trova sul colle Bellavista, a circa 2 chilometri dal Pian delle Fugazze. Le sue origini risalgono al 1917, quando i soldati italiani della Prima Armata sopravvissuti, decisero di costruire un’edicola, cioè un piccolo tempio, alla Madonna Immacolata, col permesso del vescovo di Vicenza.
L’Ossario del Pasubio, insieme al Sacrario Militare del Monte Grappa, all’Ossario di Tonezza del Cimone e al Sacrario Militare di Asiago, sono i quattro monumenti dedicati ai caduti nel dopo guerra e divenuti simbolo del territorio, infatti compaiano in uno dei quattro quarti dello stemma della provincia di Vicenza.
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