Si trova appena fuori dal centro storico di Vicenza, lungo la strada che porta tra i graziosi rilievo collinari dei Colli Berici. Dove su tutto spicca il Santuario della Madonna di Monte Berico, due luoghi, assieme alla Rotonda, che non si possono perdere. Costruita dal famoso architetto intorno al 1556, per il canonico e conte Paolo Almerico dopo il suo ritiro dalla curia romana, fu completata dai due fratelli Capra, che acquistarono l’edificio nel 1591.
Palladio, per rispettare le esigenze religiose di Paolo Almerico, ideò per lui una residenza suburbana che potesse essere sia un tranquillo rifugio di meditazione e studio, sia un luogo con funzioni di rappresentanza. Isolata sulla cima di un colle è, nello stesso tempo, una struttura solida ma anche elegante, in armonia con il paesaggio che lo circonda, riflettendo perfettamente gli ideali umanistici dell’architettura del Rinascimento.
Villa Almerico Capra è priva di logge laterali, usate solitamente per la raccolta degli alimenti prodotti nelle tenute agricole e il corpo principale si erge isolato enfatizzando l’integrazione del paesaggio circostante, secondo il desiderio del Palladio.
Senza le competenze agricole, la villa ricopre appieno il ruolo di palcoscenico ove il proprietario possa dedicarsi alla contemplazione della natura circostante e dei suoi mille orizzonti. La struttura centrale è a forma di cubo, da ogni lato troviamo un frontone sostenuto da sei colonne ioniche e sopra il timpano decorato da tre statue sorrette da crocette.
Al suo interno spicca la sala centrale circolare, dotata di balconate che si sviluppano a tutt’altezza sino alla cupola. Il favoloso soffitto semisferico è decorato da affreschi di Alessandro Maganza, con allegorie legate alla vita religiosa e alle virtù ad esse collegate, come Fede, Eternità, Fama, Temperanza ... Nella parte inferiore della sala troviamo maestose colonne dipinte e gigantesche figure di dei della mitologia greca.
