Il comune di Enego è il più orientale dell’Altopiano di Asiago, si affaccia dalla sua terrazza spettacolare sulla grandiosa Valsugana e sulla riva destra del fiume Brenta.
Enego
Proprio per questa sua posizione strategica, nel corso del tempo, divenne prima territorio sicuro per le popolazioni del neolitico, poi con i primi insediamenti abitativi dei romani, nel 1180 fu data in feudo agli Ezzelini ai quali rimase per un secolo, e infine passò sotto il dominio dei Scaligeri, che la fortificarono. In quegli anni entra a far parte anche della Federazione dei Sette Comuni, più precisamente nel 1311, creando così un patto di alleanza che andò a costituire sull’altopiano un piccolo stato libero ed indipendente, fino all’invasione francese del 1807.
Si trova lungo la strada che da Primolano porta verso l’Altopiano dei Asiago, a quota 800 metri, come sospeso tra cielo e terra, immerso tra i grandi boschi d’abete, il massiccio del Monte Ortigara e le scarpate della Valsugana. Tuttavia a segnare il territorio ci pensò la Prima Guerra Mondiale, un conflitto che ha inciso fortemente soprattutto sulla vegetazione e suoi molti centri abitati, che al suo tempo furono notevolmente danneggiati, lasciando alle spalle i resti di un cruento scontro, con mulattiere, gallerie, trincee e fortificazioni.
Il periodo della Grande Guerra investì in pieno l’intero territorio, la zona del Monte Ortigara divenne il principale obiettivo della spedizione punitiva austroungarica, chiamata dagli italiani Strafexpedition, teatro di sanguinose battaglie che causarono migliaia di vittime.
Poco lontano da Enego troviamo il gioiello più prezioso, la splendida Piana di Marcesina, situata a 1.300 metri d’altezza, in un pianoro davvero unico, con ampi pascoli e maestosi boschi, meta di sportivi ed appassionati sia d’estate che d’inverno. Un territorio ricco di prodotti enogastronomici tipici di queste zone, raccolti e lavorati sapientemente secondo le tradizioni locali, tra i dolci pendii di questo pianoro.
A valorizzare l’incantevole piana ci pensa la neve, che nel periodo invernale le trasforma nella Finlandia d’Italia, come viene spesso chiamata, sviluppando un imponente comprensorio sciistico, con piste per lo sci alpino e per lo sci nordico, che si snodano per centinaia di chilometri sull’Altopiano dei Sette Comuni.
Un scenario naturale d’incredibile bellezza, attraverso luoghi emozionanti e ricchi di storia, dove l’uomo si trova da sempre in armonia con la natura. Da vedere è la bellissima chiesa di Santa Giustina che si erige sul punto più alto del paese e che è raggiungibile attraverso una lunga scalinata in biancone. Al suo interno possiamo ammirare la pala dipinta da Jacopo da Ponte dedicata, appunto, alla Santa di cui la chiesa porta il nome.
Sagra paesana: gli ultimi giorni di settembre si svolge la “Sagra di Santa Giustina”, accompagnata dalla transumanza delle mandrie di bovini, che tornano in pianura, dopo i mesi estivi. Inoltre in piazza San Marco possiamo ammirare la Torre Scaligera, quello che resta di una fortezza ben più strutturata fatta edificare verso il 1330 da Cangrande della Scala, nel suo splendore il complesso era di forma quadrata, con quattro possenti torri poste agli angoli collegate fra loro da mura.
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