San Giorgio di Valpolicella è un piccolo ed elegante borgo arroccato su un costone di roccioso, che si affaccia sulla pianura sottostante della famosa Valpolicella.
San Giorgio di Valpolicella
Si tratta di uno dei borghi più belli d’Italia, piazzato tra le verdi colline ricamate dai vigneti e tra le numerose e rinomate cantine di vino rosso. Nelle limpide mattinate estive ed invernali, sembra quasi essere sospesi tra le nuvole, in un’area caratterizzata dai terrazzamenti secolari e dove in lontananza, si può scorgere la brillante superficie azzurra del lago di Garda.
Le case del borgo sono ancora tutte in sasso o pietra calcarea rosata, estratte nelle cave della zona. Edificate principalmente in epoca medioevale o rinascimentale, sono caratterizzate da grandi archi che portano ai cortili interni e dalle tipiche facciate in pietra che svettano lungo la strada, sino alla piazza principale.
Il suo centro storico è uno dei più belli della provincia di Verona, il suo vero gioiello prezioso è la Pieve di San Giorgio, chiamata anche Pieve di San Giorgio Ingannapoltron, collocata in Piazza della Pieve.
Nonostante dalla pianura sembra assai vicino questo grazioso borgo, una tempo era raggiungibile solo attraverso un percorso a piedi duro e impegnativo. Secondo la tradizione si dice che risalga dal Medioevo, quando la parola “poltron” significava pigro, e in seguito, scherzosamente fu aggiunta al toponimo di San Giorgio in Ganna, dove Ganna significherebbe semplicemente mucchio di pietre.
La pieve è uno degli esempi più puri dello stile romanico ed è stata costruita attorno al 1200 d.C. sulle rovine di un tempio pagano del VII secolo. Caratterizzata da un bellissimo chiostro adiacente al lato est della chiesa, il quale mantiene solo tre dei quattro lati, ma più che sufficienti per apprezzare l’armonia della struttura e rimanere incuriositi dalle raffigurazioni presenti sui capitelli.
Lì vicino troviamo un antico ciborio, che presenta delle scritte che lo collocano in piena epoca longobarda. A pochi passi svetta a lato della pieve la torre campanaria, costruita con una pianta quadrata in pietra calcarea di diverse misure. Al suo interno le fredde pareti si colora di affreschi del XIII e XIV secolo, raffiguranti il Cristo Giudice in Trono con un manto rosso, una Cacciata dal Paradiso e l’Ultima Cena dove Gesù si ritrova al centro della composizione.
Nell’abside minore possiamo apprezzare quattro immagini di Santi che circondano una Madonna col Bambino in trono, le figure rivelano suggestioni della pittura giottesca. Da non perdere la Festa de le Fae, che si tiene il secondo weekend di novembre, solitamente dopo quello della commemorazione dei defunti. Evento tipico di San Giorgio di Valpolicella dedicato alle “fave” ingrediente nutriente e povero che non mancava mai nelle famiglie dei contadini di un tempo.
L’usanza è giunta a noi sin dalla popolazioni romane, i quali erano molto legati alle fave, lo consideravano un simbolo di resurrezione, dal momento che i loro semi erano i primi a germogliare con l’arrivo della primavera.
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