E’ la più grande isola della laguna, situata vicino alla famosa e colorata isola di Burano, alla tranquilla isola di Mazzorbo e a Punta Sabbioni, punto di partenza ideale con il vaporetto per visitare questi luoghi. Si tratta di un posto molto caratteristico, avvolto dai miti e dalle leggende in un territorio particolarmente fragile, composto da numerosi banchi di sabbia e sottili strisce di terra.
Per visitarla bene l’isola di sant Erasmo, e coprire il periplo di circa 9 chilometri, servirebbe una bicicletta, in modo da addentrarsi tra gli orti e campi coltivati e ammirare qualche scorcio suggestivo di questa splendida isola.
Basta girovagare per capire perché è stata ed, è ancora oggi, l’orto della città di Venezia, tanto che i suoi ortaggi vengono ancora oggi vendute sui banchi dei mercati di Rialto. Il carciofo violetto è il re indiscusso dell’isola e sicuramente uno dei prodotti più amati dai veneziani.
L’isola di Sant’Erasmo, a livello artistico, non offre molto da visitare, ma le sue bellezze naturalistiche e i suoi tramonti estivi sulla laguna sono impagabili.
Da non perdere la Torre Massimiliana, eretta sopra le fondamenta di un forte francese, è circondata da ampio fossato e venne collocata qui a difesa della bocca di porto di Lido.
Le feste tipiche sono quella del mosto, organizzata la prima e la seconda domenica di ottobre, dedicata al Torbolino, un vino di uve bianche non totalmente fermentato, leggero e amabile, inoltre la tipica festa del carciofo violetto, che si svolge la seconda domenica di maggio, e organizza degustazioni e vendite dei prodotti locali.
