Il mancato completamento, molto probabilmente, è stato causato della famiglia Corner che all’epoca era proprietaria di un palazzo sulla riva opposta del Canal Grande. Questi, infatti, cercarono in tutti i modi di bloccare la realizzazione dell’edificio, proprio a causa del timore che la nuova opera potesse superare il loro in bellezza e altezza.
Il Palazzo Venier dei Leoni si trova nel suggestivo sestiere Dorsoduro, lungo il corso del Canal Grande, a pochi passi dalla basilica di Santa Maria della Salute. La struttura ha la facciata di bugnato in pietra d’Istria, con delle grandi maschere di Leone a contatto con l’acqua.
Originariamente l’ingresso principale era costituito da un rientro anticipato da un’alta cancellata, aperta su una vasta terrazza affacciata al famoso Canal Grande e ad uno dei suoi ponti, quello dell’Accademia.
Nel 1949 l’edificio fu acquistato come residenza dalla collezionista miliardaria americana Peggy Guggenheim (1898-1979), la quale, due anni dopo, vi portò la sua collezione d’arte d’avanguardia. Donna vivace e brillante favorì la carriera di molti artisti innovativi, tra i quali Max Ernst, che divenne poi il suo secondo marito.
La collezione comprende dipinti e sculture che rappresentano tutti i movimenti artistici del XX secolo, da Pablo Picasso, a Jackson Pollock, Mirò, De Chirico, Magritte, Kandinsky, Mondrian e Melevich. Inoltre i lavori esposti fanno parte di alcuni esempi emergenti del modernismo statunitense e del futurismo italiano. Dopo la morte nel 1979, Peggy Guggenheim fu sepolta in un’urna posta in un angolo del giardino privato assieme a tutti i suoi cani.
