Combai è immerso nei boschi di castagno, piante non autoctone ma introdotte nel medioevo per fini alimentari, che trovarono un microclima adeguato per crescere e svilupparsi, così col passare del tempo, sostituirono le querce originali del posto, tanto che oggi il marrone di Combai, è diventato un’eccellenza da non perdere e riconosciuto con il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta).
Tipico di queste terre, inoltre, è il Verdiso un vigneto autoctono della pedemontana trevigiana, una presenza documenta da oltre due secoli, infatti la sua lavorazione era stata imposta all’epoca, ai coloni dell’Abbazia di Follina, già nel 1788.
Un pianta particolarmente adatta ad essere coltivata in vari tipi di terreno, restituendo una buona produzione sia che si trovi in un terreno pianeggiante che collinare. La zona di produzione è principalmente in queste terre, di antiche tradizioni, lunga le strade del vino tra Valdobbiadene e Conegliano.
Il Verdiso è di colore giallo paglierino, con riflessi verdognoli, ha un odore tenue e speziato e un sapore secco e asprigno, tanto da ricordare la mela acerba.
Per tali caratteristiche entra nella composizione del Prosecco DOC (Denominazione di Origine Controllata) e nella realizzazione degli spumanti e passiti. Non perdetevi le tipiche feste locali, con esposizioni di prodotti artigianali, passeggiate tra la natura, eventi culturali e prodotti enogastronomici di ottima qualità. Tra le tante segnaliamo la Festa dei Marroni che si tiene a ottobre e la Primavera del Prosecco che si tiene verso maggio.
