Nel centro storico di Treviso troviamo il Palazzo dei Trecento, uno dei più spettacolari ed importanti edifici della città, sede del Maggior Consiglio e luogo in cui si amministrava la giustizia.
La Piazza dei Signori
Già nel XIII secolo gli abitanti di Treviso si davano appuntamento in Piazza dei Signori per assistere a feste, spettacoli e alle più importanti cerimonie della vita cittadina. Piccola e graziosa come poche altre, è circondata da splendidi palazzi monumentali e rappresenta ancora oggi il centro culturale, artistico e sociale della città.
Tra i vari edifici che si affacciano troviamo il Palazzo del Podestà, oggi noto come Palazzo della Prefettura, rifatto in stile romantico e sormontato dalla caratteristica Torre Civica di età medioevale, alta 48 metri e coronata da merli ghibellini.
Guelfi e Ghibellini erano i due raggruppamenti, due movimenti nella politica Italiana del Basso Medioevo, in particolare del XII secolo. I quali dopo la morte dell’imperatore Enrico V di Franconia, nel 1125, ultimo imperatore del Sacro Romano Impero, lottarono per la successione della corona imperiale.
In questo ambito politico, la lotta passò nel distinguere chi sosteneva l’impero, cioè i Ghibellini, e chi sosteneva il papato, cioè i Guelfi. In particolarità le due fazioni si raffiguravano, si personificavano con un certo orgoglio nelle loro merlature delle mura e delle torri, dei loro castelli e possedimenti, distinguendole tra merli squadrati quelli dei Guelfi e merli a coda di rondine quelli dei Ghibellini.
Il Palazzo dei Trecento
Il Palazzo dei Trecento, o anche chiamato Palazzo della Ragione è uno dei simboli del centro storico di Treviso, affacciato sull’elegante salotto di piazza dei Signori. Si tratta di un edificio in cui si riuniva il Maggior Consiglio del Comune, un’assemblea formata da 300 cittadini eletti metà tra i nobili e, metà, tra il popolo.
Fu edificato nel 1185 tutto in mattoni e con il pianterreno a portico in stile romanico, per le assemblee dei Domus Comunis, i diversi organi comunali. Nel corso del tempo, il palazzo entrò a pieno regime, con assemblee pubbliche, sede del tribunale dei Consoli, sede del Podestà e sede dei Trecento.
Con l’aumentare del potere politico e amministrativo, aumentarono anche i palazzi e le botteghe della zona, nel 1546 si contarono ben quarantaquattro esercizi solamente sotto al Palazzo dei Trecento, spazi che venivano affittai dal comune di cinque anni in cinque anni.
Il piano superiore contenente un unico grande salone, tipico dei palazzi veneti, è illuminato da una serie di trifore, finestre divise verticalmente in tre parti, inscritte in lunette decorate e da numerosi affreschi realizzati da artisti veneti tra il XIV e il XVI secolo. Oggi il Palazzo dei Trecento è ancora sede del consiglio comunale, oltre che prestigioso luogo di mostre ed esposizioni.
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