Si tratta di un ambiente ricco di biodiversità e contemporaneamente molto sensibile, infatti in questo parco è in corso di rinaturalizzazione, e in questa zone le piante e gli animali non devono assolutamente essere disturbati, in modo da consentire il recupero dell’equilibrio biologico. L’accesso a questa oasi è regolamentata da diversi cartelli che troverete lungo i sentieri, così da non arrecarvi alcun danno.
L’Oasi San Daniele è sempre stata attraversata da piccoli corsi d’acqua e circondata da risorgive, tipiche degli ambienti alluvionali della pianura padano-veneto. Un contesto particolarmente sensibile, che però fino al 1984 è stato sfruttato come cava d’argilla, che riforniva di materia prima una un’azienda del comprensorio.
Negli anni ’90 la zona viene abbandonata e si prospetta l’apertura di una discarica per rifiuti a gestione speciale, come fanghi industriali. Solo dopo anni di lotte da parte dei cittadini e delle amministrazioni locali l’area è stata completamente valorizzata e riportata alla bellezza che meritava.
Oggi questo ambiente è ricco di biodiversità, ma contemporaneamente molto sensibile, il rispetto del Regolamento è fondamentale se vogliamo che la natura si appropri nuovamente di quello che l’uomo gli ho tolto.
Il monitoraggio da parte degli esperti fa emergere un lento e continuo aumentare di specie animali e vegetali. Durante la primavera nel sottobosco possiamo ammirare un’esplosione di fiori colorati, che sembrano quasi danzare tra i salici e gli imponenti pioppi, e in alcune zone più nascoste dell’oasi troviamo nel periodo giusto anche alcune specie di orchidea, come la Neottia Ovata e Neottia Nidus-avis.
Inoltre se riusciamo a fermarci per un attimo tra queste piante, potremmo notare la ricca e svariata fauna di questa meravigliosa oasi naturale, che custodisce gelosamente nonostante le piccole dimensioni.
Questo piccolo parco costituisce una via di passaggio e di comunicazioni tra il fiume Brenta e il fiume Piave, in un articolato e complesso sistema di corsi d’acqua dolci, alimentati dai serbatoi carsici del Monte Grappa. Cosa stai aspettando, non perdere l’occasione di andare a fare due passi con tutta la famiglia all’Oasi San Daniele, così da apprezzare appieno la sua vitalità.
