Il gruppo lo possiamo divedere tra: le “Crode di Pramper”, che arriva ai 2409 metri e lo “Spitz di Mezzodì”, di quota 2317 metri, che con le sue guglie snelle sbuca dalla verde Val Pramper e dal Canale del Maè. Queste montagne sono inserite nel territorio protetto del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, un’area dolomitica intatta e molto selvaggia.
Non facciamoci ingannare dalle quote modeste dei rilievi nel comprensorio, perché il gruppo Mezzodì – Pramper custodisce grandi pareti verticali, possenti pilastri rocciosi e panorami mozzafiato sui grandi colossi delle Dolomiti di Zoldo, come il Monte Pelmo e il Monte Civetta.
Tutta la zona è libera da impianti di risalita e infrastrutture impattanti, questo favorisce l’ambiente circostante, che è ricco di flora e fauna.
Tipico di queste vallate sono i Tabià, edifici adibiti a stalla e abitazione. Il piano terra veniva costruito in muratura, e ospitava la cucina, la stufa e il locale per la lavorazione del latte, invece il primo piano veniva fatto in legno, e si trovavano le camere da letto.
Sul retro dell’edificio c’era la stalla e sopra di essa il fienile, il tutto era collegato da corridoi interni o scale, in modo da consentire la cura degli animali senza dover uscire fuori durante gli inverni più rigidi.
Sono l’elemento più caratteristico di queste verdi vallate, gli esempi più antichi di Tabià risalgono al 1600, sempre realizzati in legno su un basamento in muratura. Oggi con l’abbandono dell’agricoltura e della pastorizia, queste tipiche case, hanno trovato una nuova destinazione d’uso, diventando prestigiose dimore oppure appartamenti per i turisti.
