Le cime dolomitiche che lo circondano sono di eccezionale imponenza, infatti sono tra le più famose e spettacolari delle Dolomiti le quali, dal 2009, sono state dichiarate patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Nello specifico troviamo a est del lago la catena dei Cadini di Misurina delle Dolomiti di Sesto, a nord la strada che porta alle Tre Cime di Lavaredo ed, a sud, il Gruppo del Sorapiss delle Dolomiti Ampezzane.
È un luogo ideale per chi vuole intraprendere piacevoli escursioni (adatte sia per le famiglie che per gli alpinisti più esperti), a contatto con la natura oppure per trascorrere una giornata di relax lontano dallo stress cittadino.
Nel periodo invernale il lago si ghiaccia completamente, diventando una grande pista per tutta la sua estensione, tanto da rendere possibili partite a polo con il cavallo. Le particolari caratteristiche climatiche dell’area rendono l’aria adatta a chi soffre di patologie respiratorie infatti, nelle vicinanze del lago, si trova l’unico centro in tutta Italia per la cura dell’asma infantile.
Una leggenda narra che questo incantevole lago sia stato un dono della fata del monte Cristallo alla figlia del Re Sorapiss, una bimba molto capricciosa chiamata Misurina.
Questa graziosa bimba supplicò insistentemente il padre affinché le procurasse lo specchio magico dalla fata, in modo da poter leggere i pensieri di chiunque si specchiasse nelle candide acque del lago.
La fata resistette a lungo pur di non assecondare l’ennesimo capriccio della bimba ma, di fronte alle lacrime del re, finì per esaudire il desiderio di Misurina pur ponendo però delle condizioni durissime.
La fata, infatti, possedeva sul monte Cristallo un bellissimo giardino ricco di fiori stupendi ma l’eccesso di sole li faceva appassire prematuramente. Quindi decise che, in cambio dello specchio magico il re accettasse di trasformarsi in una imponente montagna in modo che proteggesse con la sua ombra il meraviglioso giardino della fate.
Qualche istante dopo, mentre Misurina contemplava il suo grande specchio, il re Sorapiss cominciò la sua trasformazione, gonfiandosi e cambiando colore, i suoi capelli divennero alberi e le sue rughe profondi crepacci, originando così il maestoso gruppo del Sorapiss. Leggenda resa famosa da una canzone di Claudio Baglioni incisa nell’album Sabato pomeriggio.
