Immersa totalmente nella laguna veneziana, misura 4 chilometri di lunghezza e circa 500 metri di larghezza, da sempre viene considerata l’orto di Venezia, grazie alla sua popolazione autoctona che continua anno dopo anno a mantenere le tradizioni dell’agricoltura lagunare.
Da secoli forniscono le tavole dei nobili veneziani e il mercato di Rialto con i prodotti freschi dei loro campi, come i carciofi, i cardi e gli asparagi. È famosa soprattutto per il carciofo violetto di Sant’Erasmo, che si presenta tenero e poco spinoso, ha le brattee di color violetto cupo, che racchiudono un cuore dal gusto prelibato.
Questo inconfondibile ortaggio primaverile viene coltivato tra i terreni argillosi, ben drenanti e con una salinità elevata come quella che si trova sull’isola di sant’Erasmo, sull’isola delle Vignole, sull’isola di Mazzorbo e Lio Piccolo.
La Ciclabile dell’Isola di Sant’Erasmo è un percorso ideale per trascorrere una giornata lontani dai ritmi frenetici delle grandi città e dai tanti turisti, in un luogo suggestivo, dove il tempo sembra essersi fermato.
Le diverse isole della laguna fanno al cosa vostro, avvolte dai miti e dalle superstizioni, un tempo erano riservate ai pescatori e ai cacciatori, che navigavano spensierati tra le acque calme di questo ambiente unico nel suo genere. Questo pazzesco territorio fu inserito nel 1987 nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO.
Si può raggiugere l’isola di Sant’Erasmo sia dal centro di Venezia, cioè da Fondamente Nove che dalla terra ferma, cioè da Cavallino Treporti. Infatti la linea del vaporetto in cui si può caricare la bicicletta è la numero 13 che ferma: Fondamente Nove, Murano Faro, Vignole, Sant’Erasmo Capannone, Sant’Erasmo Punta Vela e Treporti (e viceversa), dalle 4:50 del mattino alle 22:40 della sera circa.
