Si tratta di un’opera di ingegneria militare straordinaria, in quanto consentiva l’approvvigionamento delle truppe arroccate sulle cime. E’ sicuramente un percorso storico da non perdere ma, contemporaneamente da non sottovalutare, in quanto non è sicuramente una passeggiata turistica.
Il sentiero, che viene continuamente mantenuto in buono stato, è ampio e piacevole come, del resto, le numerose gallerie il cui attraversamento, però, necessita della torcia elettrica.
Questa grandiosa opera, costituita da un percorso di 6.555 metri nella roccia e da 52 gallerie, fu costruita tra il febbraio e il novembre del 1917 dalla 33 Compagnia Minatori del 5° reggimento dell’Arma del Genio dell’Esercito Italiano. Tra le gallerie più famose e caratteristiche troviamo:
la numero 19 che, con i suoi 320 metri, è la più lunga e articolata, in quanto si sviluppa in un tracciato elicoidale a 4 tornanti; la numero 20 che venne costruita all’interno di un torrione roccioso che, per superare un notevole dislivello, si avvita su sé stessa come un cavatappi ed, infine, la 47, attraverso la quale si raggiunge il punto più alto del sentiero ( 2.000 metri).
L’escursione è adatta a chiunque, il percorso è sempre molto frequentato da gente a passeggio e anche da famiglie. Da prestare attenzione al ghiaccio che si forma durante i periodi più freddi. Si consiglia un’andatura tranquilla per gustare il meraviglioso paesaggio che vi circonderà.
